Paesaggio Regionale 3_SC_Gualdese Nocerino

Ultimo aggiornamento: 27/06/2013

Ortofoto 3_SC_Guldese NocerinoFigure di senso caratterizzanti

La figura di senso che caratterizza questo paesaggio regionale è associata al complesso sistema di tracce storiche che si sono depositate nelle fasi preromana e romana, costituite in particolare dagli importanti scavi archeologici degli insediamenti preromani e romani di "Colle i Mori" e di Sant'Antonio di Ràsina; dall'antico tracciato della strada consolare Flaminia e suoi diverticoli (via Prolaquense); dalla trama agricola centuriata della Conca di Gualdo e dalla memoria di eventi storici, come la battaglia di Tagina.

 

 

 

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Strutture identitarie

 

 


Sono inoltre segni distintivi del carattere storico di questo paesaggio il complesso di rocche e castelli, testimonianze della fase medievale, in particolare la Rocca Flea di Gualdo Tadino, simbolo del potere dall'alto medioevo, e i borghi fortificati, come Pieve di Compresseto, ma anche l'attività di produzione di maiolica, che a Gualdo Tadino è documentata sin dal ‘300.


La condizione di naturalità concorre a qualificare questo paesaggio: le vette della catena dell'Appennino centro-settentrionale, con i monti Penna (m. 1432) e Merlato; i boschi ed i prati di alta quota; la diversità vegetazionale nonché la ricchezza e la qualità delle acque, in particolare quelle delle Fonti della Rocchetta e quelle delle sorgenti del fiume Topino, sono immagini condivise della riconoscibilità paesaggistica.

Il mosaico policolturale sulle colline occidentali, con la presenza di filari arborei e di siepi di divisione dei campi, contribuisce alla riconoscibilità ed alla qualità del Gualdese-Nocerino.

Tra i rilievi montuosi calcarei a oriente e i rilievi collinari marnoso-arenacei a occidente, lo spazio della conca di Gualdo appare come un paesaggio edificato, con aggregazioni edilizie discontinue che, a partire dai principali centri, si distendono con nuclei residenziali, industriali e commerciali addossati alle aste della rete stradale.

Le coltivazioni nella piana si caratterizzano per l'omogeneità degli usi agricoli (prevalenza di seminativi) e per la progressiva meccanizzazione dei processi produttivi; l'immagine paesaggistica conserva elementi residui di qualità, rintracciabili in particolare nelle colture intensive che conservano i tradizionali sistemi di siepi e filari, alternati talora a formazioni boschive, residui di boschi più estesi.

In definitiva il paesaggio regionale "Gualdese-Nocerino" si configura come uno spazio di diffuso valore storico-culturale, caratterizzato dalla rilevanza del patrimonio archeologico italico e romano, e dal rapporto stabile tra usi del suolo e assetti paesaggistici nelle aree collinari e montane, con tendenza alla industrializzazione e specializzazione agricola della conca, allo sviluppo insediativo e produttivo/commerciale all'ingresso dei principali centri abitati ed all'abbandono insediativo dei borghi e dei prati-pascoli nelle aree appenniniche, con progressivo ritorno del bosco.




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