Paesaggio Regionale 4_SC_Pievese

Ultimo aggiornamento: 27/06/2013

Ortofoto 4_SC_PieveseFigure di senso caratterizzanti

La figura di senso che più caratterizza questo paesaggio regionale è connessa all'immagine storica del paesaggio collinare e urbano di Città della Pieve, il cui centro storico, in posizione dominante sul confine con la Toscana, ha rivestito storicamente il ruolo di avamposto militare.

 

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Identificazione
Risorse identitarie
Attribuzione dei valori
Strutture identitarie

 

 


L'immagine del centro storico, costruito quasi completamente in mattoni a faccia vista, è infatti una delle immagini più rappresentative del paesaggio "Pievese".

Contribuisce all'identità di questo paesaggio la valle del fiume Nestore
, il cui bacino collinare è caratterizzato da boschi di leccio e di caducifoglie, quali la roverella, il cerro ed il carpino nero, in alternanza con ampie zone collinari o pianeggianti dove oltre alle colture storiche dell'oliveto e del vigneto, si affiancano, soprattutto nei fondovalle, le più moderne coltivazioni estensive e meccanizzate.

Il paesaggio "Pievese" è inoltre caratterizzato dalla presenza, nella sua parte occidentale ed al confine con la Toscana, di importanti corridoi di attraversamento, quali, l'Autostrada del Sole e la Ferrovia Firenze-Roma, e, lungo il suo asse longitudinale, dalla via Pievaiola, antica direttrice attraverso cui Perugia esercitava il suo controllo militare, divenuto poi importante asse economico di congiunzione tra Toscana e Umbria.

L'appartenenza di una porzione di questo paesaggio alla "Valdichiana romana" (Castiglione del Lago; Tuoro sul Trasimeno; Città della Pieve; Monteleone d'Orvieto; Fabro) offre inoltre elementi di arricchimento culturale e identitario, rintracciabili nelle architetture e nei segni delle vaste opere di bonifica.

Contribuisce all'identità di questo paesaggio il complesso paesaggistico costituito dal lago di Pietrafitta, dalle miniere abbandonate di lignite a cielo aperto con i grandi macchinari e manufatti di archeologia industriale, dall'impianto termoelettrico dell'ENEL e dai giacimenti paleontologici, visitabili anche attraverso il tracciato della ferrrovia mineraria dismessa che da Pian dell'Abate attraversa le valli della Caina e del Nestore raggiungendo infine le miniere di lignite di Pietrafitta.




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