Paesaggio Regionale 5_FN_Monte Peglia

Ultimo aggiornamento: 27/06/2013

Ortofoto 5_FN_Monte PegliaFigure di senso caratterizzanti

La figura di senso che più caratterizza questo paesaggio regionale è connessa all'immagine naturalistica del monte Peglia, definito "polmone dell'Umbria" per la sua ricca copertura arborea, caratterizzata da boschi di cerri,  pini e castagneti.

 

 

 

 

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Identificazione
Risorse identitarie
Attribuzione dei valori
Strutture identitarie

 

 


Alcuni suoi ambiti, come le foreste dell'Elmo, del Montarsone e del Melonta incarnano in modo particolare questa identità, costituendo estesi complessi boschivi impenetrabili (sebbene spesso si tratti di boschi produttivi).

L'interesse naturalistico in questo contesto è istituzionalizzato attraverso la creazione del "Centro di documentazione ambientale del Monte Peglia", presso la riserva faunistica protetta "Parco dei Sette Frati", situato in prossimità della cima del monte Peglia.

Un ruolo di spiccata identità per il paesaggio regionale Monte Peglia è inoltre attribuibile al Parco Vulcanologico di San Venanzo, un territorio di eccezionale valenza sotto i profili geologico e storico in relazione alla presenza di tre piccoli coni vulcanici attivi 265.000 anni fa.

Le tracce del paleolitico rinvenute sul monte Peglia costituiscono importanti testimonianze del passato remoto dell'area, le cui cavità naturali, le cosiddette Tane del Diavolo, erano abitate dagli uomini. Allo stesso modo i castellieri di Montarale, Poggio Murale e Poggio della Croce, che testimoniano la fase del bronzo, rappresentano elementi storici fortemente identitari del paesaggio "Monte Peglia".

Rappresentano elementi di ulteriore identità la ricca presenza di fossili della cosiddetta Valle Fluviale Fossile, un fiume preistorico dal letto intatto, nel territorio di Parrano, e la spiaggia di San Lazzaro, testimonianza dell'antica presenza del mare.




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