Figure di senso caratterizzanti
La figura di senso che più caratterizza questo paesaggio regionale è connessa all'immagine dei rilievi collinari e montani boschivi, ed al ruolo naturalistico svolto in particolare dal crinale amerino-narnese, corridoio ambientale tra le valli del Nera e del Tevere ed habitat riconosciuto di interesse comunitario (SIC Monti Amerini).
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Identificazione
Risorse identitarie
Attribuzione dei valori
Strutture identitarie
La ricca e pregiata vegetazione (macchia mediterranea, lecceti secolari, farnie, cerri, castagneti), che ricopre i versanti montani (Monte Cimamonte, Monte Castellari, Monte Croce di Serra) e collinari e che si alterna agli oliveti e ai vigneti costituisce un elemento di rilevante valore paesaggistico e identitario per questo contesto.
Costituisce inoltre un'area rappresentativa della identità ambientale dell'Amerino, l'emergenza naturalistica e geologica della "Grotta delle Fate", una vasta cavità carsica.
Un ulteriore elemento di identità di tipo storico-culturale, è rappresentato dall'impianto medievale dei centri di poggio o di crinale, in particolare dai centri di Amelia e Montecastrilli, e dal sistema di rocche e castelli. L'identità storica è inoltre rafforzata dalla presenza di una importante via di comunicazione di impianto romano, la via Amerina, con origine a Veio e destinazione a Chiusi nella Cassia (III sec. a.C.). Il suo percorso di mezzacosta definisce un vero e proprio sistema insediativo, distribuendo i centri disposti a corona intorno alla dorsale Amerino-Narnese.
Sono inoltre fortemente identitari i beni archeologici e paleontologici, in particolare la Foresta Fossile di Dunarobba, sito paleontologico tra i più importanti nel mondo.
La forte presenza dell'agricoltura, con le colture di grano, i vigneti, gli uliveti e i casolari rurali con le tradizionali colombaie, arricchisce di significati tutto il paesaggio dell'Amerino.