Acque, suolo e sottosuolo

Ultimo aggiornamento: 05/04/2019

 

Piano di tutela delle acque (Approvazione: Deliberazione del Consiglio Regionale  1° dicembre 2009, n. 357)
La tutela delle acque è uno degli obiettivi fondamentali delle politiche ambientali della Regione Umbria: il risanamento delle acque, la fruizione e la gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale, devono essere assicurati nel pieno rispetto del principio fondamentale che tutte le acque sono pubbliche e costituiscono una risorsa che deve essere salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà.

Documentazione del Piano
Cartografia del Piano

 

Piano regolatore regionale degli acquedotti  (Approvazione: Deliberazione del Consiglio Regionale  13 febbraio 2007, n. 120)
Il Piano ottimizza l' uso del patrimonio idropotabile regionale, puntando alla razionalizzazione del sistema degli approvvigionamenti e al contenimento dei consumi, anche attraverso iniziative, sia tecniche che culturali, che promuovono un uso più consapevole della "risorsa idrica".


Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) -  Autorità di Bacino Tevere   (Approvazione: Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 novembre 2006)

Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) -  Autorità di Bacino Arno   (Approvazione:  Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2005)

 

I Piani Stralcio di Assetto Idrogeologico - noti anche come P.A.I. - sono stati redatti dalle Autorità di Bacino del Fiume Tevere  ed Arno in collaborazione con la Regione Umbria ai sensi della L. 183/89 e del D.L.180/98.

Il P.A.I. e si articolano in assetto geomorfologico e in assetto idraulico:

  • l'assetto geomorfologico tratta le fenomenologie che si sviluppano prevalentemente nei territori collinari e montani (valutazione della pericolosità e del rischio da frana);
  • l'assetto idraulico riguarda principalmente le aree dove si sviluppano i principali processi di esondazione dei corsi d'acqua (valutazione della pericolosità e del rischio e idraulico).

Documentazione e cartografia  del Piano:  

http://www.abtevere.it/node/88

http://www.adbarno.it/cont/testo.php?id=49

 

  

Reti di monitoraggio meteoidropluviometrico  (Stazioni di rilevamento idrometeorologiche)

Percependo l'importanza della difesa dal rischio idraulico, la Regione Umbria, tra le prime in Italia, è ricorsa all'utilizzo di metodi e tecniche di difesa non strutturale che, grazie all'impiego di moderne tecnologie, permettono di avvisare il rischio in fase iniziale e di diffonderne la conoscenza con rapidità e capillarità.

Già dal 1985 fu istituito in Umbria il Servizio Idrografico regionale e furono installate le prime stazioni di monitoraggio idro-pluvio-termometrico in tempo reale. Il sistema funziona 24 ore su 24 e le stazioni vengono interrogate ogni 30 minuti.

Nel corso degli anni il numero delle stazioni e la tipologia dei sensori è stato incrementato fino ad arrivare alla situazione attuale in cui la rete di monitoraggio è costituita da 140 stazioni con più di 400 sensori.

I principali parametri controllati sono i livelli idrometrici, le precipitazioni e le temperature ma alcune stazioni dispongono anche di anemometri, nivometri, igrometri aria e suolo, barometri  e dispositivi che misurano la radiazione solare.

Grazie a questi aggiornamenti la Regione Umbria si è dotata di una rete di monitoraggio con caratteristiche che rispettano gli standard fissati per questo tipo di attività. La finalità è quella di descrivere i fenomeni climatici e idrologici in rapporto alle necessità della difesa del suolo ed alle proposte di utilizzazione delle risorse idriche.