Il rapporto tra le misure sulla carta e quelle reali è detto scala
A volte si ha la necessità di rappresentare graficamente un oggetto che nella realtà
ha dimensioni troppo grandi per essere contenuta nel foglio che abbiamo a
disposizione (pensa a una casa o alla pianta di un quartiere, oppure pensa a
un'automobile) o un particolare di dimensioni reali troppo piccole (pensa ad un
particolare di un motore) per essere disegnate in modo preciso. Ci si trova dunque
nella necessità di disegnare l'oggetto in dimensioni ridotte, nel primo caso, o
ingrandite, nel secondo caso, mantenendo però inalterate tutte le proporzioni tra
altezza, larghezza e profondità.
La scala può essere numerica o grafica.
La scala numerica è espressa in numeri sotto forma di frazione che ha come numeratore uno e come denominatore il numero per cui si deve moltiplicare la lunghezza misurata sulla carta per ottenere la lunghezza reale ossia un denominatore uguale ad un numero che indica quante volte la distanza reale è stata ridotta sulla carta.
La scala grafica è un segmento di retta suddiviso in centimetri o in millimetri su cui sono scritte le corrispondenti lunghezze reali, ossia una linea retta, o due linee parallele vicinissime fra di loro, distinte in tanti segmenti di 1 cm di lunghezza, ad ognuno dei quali viene attribuito in progressione numerica a partire da zero, un valore espresso in metri o chilometri