Il progetto è finanziato, nell’ambito del VII Programma Quadro, dal consorzio RURAGRI ERA-NET (www.ruragri-era.net) comprendente il Ministero italiano delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. L’obiettivo generale è quello di studiare le complesse relazioni che si instaurano fra sviluppo economico, uso del suolo e servizi ecosistemici. L’area di studio scelta per lo sviluppo, applicazione e validazione delle metodologie include sette comuni dell’area del Perugino: Perugia, Corciano, Magione, Passignano S.T., Umbertide, Deruta, Torgiano.
Il team italiano, coordinato dal Dr. Marco Vizzari, afferente al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia, opera in stretta collaborazione con i partner francesi dell’INRA CESAER (Centre d'Economie et de Sociologie appliquées à l'Agriculture et auxEspacesRuraux) e ThéMA (Théoriser et Modéliser pour Améneger) dell’Università della Franca Contea e Borgogna.
Il progetto prevede attraverso una Convenzione tra Regione Umbria e Dipartimento Uomo e Territorio dell’Università di Perugia la collaborazione del SIAT (Sistema Informativo Ambientale e Territoriale) – Regione Umbria (Dirigente Ambra Ciarapica, Orietta Niciarelli, Gianluca Riscaio) e la realizzazione del webGIS che ospita alcuni degli output cartografici realizzati nel corso del progetto anche con i dataset geografici della Regione Umbria :
1. Il gradiente urbano-rurale-naturale (Marco Vizzari, Sara Antognelli)
L’identificazione e la classificazione del gradiente dell’area di studio è avvenuta mediante un’analisi multivariata della densità degli elementi paesistici caratterizzanti l’uso del suolo. A tal fine, attraverso una metodologia innovativa, sono stati integrati dati derivanti da fonti informative diversificate (ecografico catastale, viabilità regionale, dati agricoli PAC, altri dati agricoli di dettaglio, dati da telerilevamento satellitare);
2. La vivibilità del paesaggio (Sara Antognelli, Marco Vizzari)
Al fine di quantificare localmente la vivibilità del paesaggio in relazione alla disponibilità di servizi urbani e ecosistemici, è stato sviluppato un modello gerarchico a criteri multipli (denominato LIAM), adatto a un approccio partecipativo. Il modello è stato applicato per la prima volta coinvolgendo pianificatori territoriali ed esperti locali. Fino a questo punto sono stati mappati 43 servizi sui 67 presenti nel modello. Le mappe di disponibilità dei singoli servizi sono state aggregate in mediante un approccio S-MCDA (Spatial Multi CriteriaDecision Analysis) tenendo conto della rilevanza dei servizi calcolata nella fase partecipativa e della localizzazione dell’intervistato rispetto all’area di studio. Dall’aggregazione sono risultate 15 mappe a livello di divisione, 4 mappe a livello di sezione e una mappa di vivibilità complessiva. Nelle mappe sono presenti anche delle isolinee il cui valore esprime la percentuale di vivibilità spiegata in relazione alla suddetta importanza.L’analisi della vivibilità non considera i cosiddetti “disservizi” ecosistemici e urbani presenti nell’area di studio;
3. Le forme urbane (Sandra Camicia, Lunella Ferri, Cristina Brunelli)
La classificazione è basata sulla caratterizzazione della rete delle strade urbanizzate mediante una successione di progressive segmentazioni binarie dell’insieme delle unità elementari. Grazie a questo approccio si è ottenuto un albero esplorativo delle tipologie, forme e trame dell’insediamento articolato in classi omogenee al loro interno e differenti tra loro rispetto ad una variabile o ad un criterio di riferimento definiti di livello in livello.
Per maggiori informazioni sui risultati è possibile consultare il sito italiano o il sito europeo del progetto.
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